lunedì 7 settembre 2009

Tu chiamale se vuoi...controindicazioni


rotture di scatole, attachi di sfiga più nera, cazzate..insomma, fate un po' voi, chiamatele come volete. Più che litigare con me stessa, non posso fare altro. Stavolta ho esagerato, non sono più mia amica. Mi odio. Ho perso e non stiamo giocando a carte, non c'è la rivincita, c'è solo la fortuna dei principianti! E tu, tu! Caro il mio uomo, stanne fuori. E' una cosa tra me e me stessa. Ci manchi solo tu, con quel bel faccino da orsetto lavatore e quella risata meravigliosa. Quella risata che non sento da una vita, quella voce che aveva il potere di far tremare la mia. Uff. Viaaaa, te ne devi annà! IO SONO SUPERIORE, IO NON TI PENSO, IO SONO SUPERIORE, IO NON TI PENSO, IO SONO SUPERIORE, IO NON TI PENSO, IO SONO SUPERIORE, IO NON TI PENSO.

Sto cercando di esorcizzare la tua presenza, ma non ci riesco. Tu sei ovunque, tu mi segui. Guardo un film e m'immagino te che mi anticipi le battute, mangio il gelato dalla vaschetta e penso a te che mi rimproveri, sbircio fuori dalla finestra, appena appena, e mi immagino cose porno. Vedo barboncini e m'immagino i tuoi capelli. Esco, cammino un po' e vedo sempre la stessa macchina. Vado a cena con le mie amiche e incontro solo coppie felici. Dio che scazzo!

Ma poi, poi, la cosa che mi fa più ridere, è quella faccia da cane bastonato che ti ritrovi. Quella faccia che fai quando mi vedi sorridere. Quando mi credi felice e invece muoio dentro. Mi distruggo dentro, è questa la verità! Ah! Ma cosa ne posso sapere io della verità, io che vivo in simbiosi con le cazzate e con le illusioni!? La verità è sempre e solo una...
L'immagine parla da sè, almeno mi evito didascalie imbarazzanti!

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